Piadina con squacquerone e fichi caramellati

Piadina con squacquerone e fichi caramellati
Secondo
Facile
45 min
In padella
601 kcal
4

Ingredienti

  • 4 piadine
  • 300 g di squacquerone Granarolo
  • 26/30 fichi maturi e sodi
  • 250 g di zucchero
  • olio extravergine d''oliva
  • pepe

Consigli e curiosità per le tue ricette

Tante varianti per tutti i gusti

La piadina Se nell’antichità la piadina romagnola era semplicemente un pane senza condimento e senza sale, è solo dal Novecento che diventa quella che conosciamo e consumiamo ora, cioè un pane bassissimo, realizzato miscelando farina, acqua, strutto e un pizzico di bicarbonato.

Piadina con squacquerone e fichi caramellati

Preparazione

1
Con un canovaccio umido pulite i fichi, poi adagiateli in una teglia dove avrete disteso lo zucchero.
2
Rotolate ogni singolo fico nello zucchero, poi passateli in forno a 200° per i primi 15 minuti, alzate quindi la temperatura a 230° e caramellateli per circa 10 minuti.
3
Sfornate i fichi e, dopo qualche minuto, trasferiteli in una casseruola. Ricoprite i fichi con il loro fondo di cottura e cuoceteli lentamente fino a far ridurre il fondo di cottura di due terzi.
4
Quando saranno pronti, trasferiteli in un contenitore a chiusura ermetica e conservateli in frigorifero.
5
Lavorate lo squacquerone con un pizzico di pepe e 2 cucchiai di olio extravergine, poi spalmatelo sulle quattro piadine caldissime.
6
Aggiungete i fichi caramellati, chiudete e servite immediatamente

Ingredienti

  • 4 piadine
  • 300 g di squacquerone Granarolo
  • 26/30 fichi maturi e sodi
  • 250 g di zucchero
  • olio extravergine d''oliva
  • pepe
 Squacquerone di Romagna DOP Granarolo

Prepara questa ricetta con:

Squacquerone di Romagna DOP Granarolo

Con il suo gusto delicato e la sua «squagliabilità», lo Squacquerone di Romagna DOP Granarolo ti conquisterà a ogni boccone. Tipico della tradizione casearia della Romagna, si caratterizza per la spiccata cremosità e spalmabilità.

Lo Squacquerone Granarolo DOP garantisce:

  • esclusivo utilizzo di fermenti autoctoni;
  • esclusivo utilizzo di latte proveniente dalla zona di origine;
  • assenza di conservanti.