Peperoni: di tutte le forme e i colori

Se in campo artistico si utilizza l'espressione "re del varietà" per indicare quei divi particolarmente capaci sui palcoscenici televisivi, in campo botanico si potrebbe azzardare l'epiteto quasi identico "re della varietà" per una verdura che vanta una tale quantità di forme, colori e dimensioni da potersi considerare unica: il peperone.

Storia
Introdotto dall'America nel '500, inizialmente a scopo ornamentale, il "pepe d'India", come venne chiamato dagli spagnoli, pare sia arrivato in Europa con il ritorno della spedizione di Cristoforo Colombo. Solo in un secondo momento entrò a far parte dell’arte culinaria: pare che in Italia e nelle ricette napoletane, si impose come condimento per la pasta prima ancora del pomodoro.

Forme e colori
Un aspetto che sicuramente colpisce dei peperoni riguarda le loro molteplici forme: se ne possono trovare di quadrangolari (i cosiddetti peperoni "a quattro punte"), di allungati, con la punta troncata, tondi. Le combinazioni sono davvero tante, soprattutto se consideriamo anche la varietà cromatica: verdi, rossi, gialli, ma anche e meno conosciuti, bianchi e viola.

Peperonata
Diversi nelle forme e nei colori ed estremamente eclettici nell'uso in cucina. In qualunque modo si preparino il loro sapore rimane inconfondibile, ma un posto di riguardo merita senz'altro la peperonata, un vero e proprio classico della cucina mediterranea. Calda, fredda, come antipasto, condimento o contorno, è un piatto adatto in ogni occasione e semplicissimo da preparare: basta munirsi di una padella e cuocere i peperoni insieme a cipolla, basilico e pomodori; qualcuno usa e ama aggiungere anche patate e melanzane.

Paprika
Pochi sanno che il nome di una delle spezie più gustose e famose del mondo, la paprika, è in realtà il termine ungherese per indicare i peperoni (con cui viene realizzata).
Secondo un'antica leggenda fu una giovane contadina, costretta a vivere nell'harem di un pascià turco a Buda, a far conoscere i peperoni ai suoi compaesani e a insegnare il loro utilizzo. Aveva infatti avuto modo di spiare i giardini del palazzo mentre venivano coltivati e una volta liberata aveva trasmesso quanto imparato.