Legumi, per una dieta di ferro

Il 2016 è stato dichiarato dalla Fao, l'organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l'agricoltura, "Anno internazionale dei legumi".
Secondo l'agenzia, infatti, queste colture sono fondamentali a livello globale per raggiungere molteplici obiettivi: mettere fine alla fame nel mondo, raggiungere la sicurezza alimentare per fasce sempre più ampie della popolazione e anche favorire un'agricoltura più sostenibile. I legumi, oltre alle elevate qualità nutrizionali, richiedono meno acqua di altre colture e fissando l'azoto nel terreno migliorano naturalmente la fertilità dei suoli.

Le proprietà
I legumi sono un alimento dalle mille qualità: sono fonti generose di proteine, carboidrati (in particolare gli amidi), vitamine e sali minerali e grazie all'abbondanza di fibre sono dei regolatori intestinali, ma soprattutto contengono ferro.
Essi vengono consumati sia allo stato fresco che allo stato secco. Ovviamente i legumi freschi, rispetto a quelli secchi, hanno un contenuto di acqua molto superiore (dal 60 al 90% contro il 10-13%), e quindi, a parità di peso, un contenuto proteico e glicidico inferiore, ed anche un valore calorico più basso.
I legumi di maggior uso alimentare e più diffusi nel nostro Paese sono: fagioli, piselli, lenticchie, ceci. Ma è bene ricordare che tra di essi ci sono anche la soia, le fave, i lupini, le cicerchie e le arachidi,.