5 cose da sapere sulla curcuma

Nome
Nota anche come "zafferano delle Indie", per le evidenti somiglianze fra le due spezie, la curcuma è ormai popolare e apprezzata in Occidente così come in tutto il mondo. Il suo nome deriva dal sanscrito "kum-kuma", anche se in inglese viene chiamata "turmeric", dal latino "terra merita", "terra interessante".

Colore
La sua polvere è arancione e si ottiene dal rizoma arancione. Più ancora che per aromatizzare, si usa per dare colore alle pietanze con cui viene solitamente abbinata, ma non solo. Nella Roma imperiale, pare servisse come tintura per tessuti e nel Medioevo per colorare vetrate e prodotti farmaceutici.

Sapore
Il suo sapore delicato ma leggermente amaro, viene sfruttato in cucina in vari modi: per aromatizzare minestre e zuppe; per condire il risotto (magari in combinazione o in sostituzione dello zafferano), la pasta, le verdure, la carne o il pesce; insieme a cardamomo e zenzero e altre spezie per fare il curry, tipico condimento indiano.

Religione
Simbolo del sole per via del suo colore, fin dall'antichità la curcuma viene utilizzata all'interno di cerimonie religiose induiste, e sembra, in maniera particolare nei riti nuziali. Pare che la pasta di curcuma viene massaggiata sul corpo della sposa e dello sposo per rendere la pelle più bella, splendente e levigata.

Al cinema
Se avete visto "Sognando Beckham", commedia sportiva e al tempo stesso romantica con le attrici Parminder Nagra e Keira Knightley, non può esservi sfuggito il "protagonista culinario" del film, l'"aloo gobi", ricetta indiana di patate e cavolfiore, la pietanza è gialla-arancione proprio per l'utilizzo della curcuma. Nel DVD è presente anche un contenuto extra in cui la regista Gurinder Chadha la prepara.